Robb Taylor-Hiscock
Senior Content Marketing Specialist
Per anni il conseguimento della conformità è stato visto come una casella da spuntare, una necessità per soddisfare le autorità di regolamentazione ed evitare multe e cause legali. Ma le aziende lungimiranti stanno cambiando prospettiva: infatti, riconoscono che una strategia relativa al consenso e alle preferenze ben strutturata è una porta d'accesso alla costruzione di relazioni autentiche con i clienti e alla creazione di valore commerciale a lungo termine. Il modello di maturità per il consenso e le preferenze (Consent & Preferences Maturity Model, CPMM) è un piano d'azione per trasformare il tuo approccio alla privacy dei dati da una necessità normativa in un vantaggio strategico.
Il CPMM è speculare al modello di maturità della privacy dei dati ma conta sei fasi di sviluppo, piuttosto che quattro. Partendo da un contesto di non conformità, il CPMM tiene traccia della maturità di consenso e preferenze portando a centri preferenze e strategie di first-party data completamente ottimizzati. Le sei fasi del CPMM consistono in:
Questo blog offre una rapida panoramica su ciascuna delle sei fasi del CPMM e delinea le caratteristiche fondamentali dei programmi per la gestione del consenso all'interno di ciascuna fase per aiutarti a identificare la tua situazione attuale e le aree che puoi considerare come i prossimi passi per costruire solide relazioni con i clienti.
Nelle prime fasi di maturità, molte organizzazioni operano in un ambiente ad alto rischio. Spesso caratterizzate da una mancanza di consapevolezza o dall'accettazione volontaria del rischio, queste organizzazioni scommettono sul fatto che il valore dell'innovazione supererà il costo della mancata conformità. Questo approccio può far risparmiare sui costi a breve termine, ma le conseguenze a lungo termine, dalle multe ai danni alla reputazione, sono molto più costose.
Anche per le organizzazioni con risorse limitate, l'adozione di piccoli passi fondamentali per la gestione del consenso può produrre benefici immediati. L'implementazione di un banner per il consenso semplice e coerente a livello globale, ad esempio, segnala alle autorità di regolamentazione e ai clienti che l'organizzazione si sta muovendo nella giusta direzione. È un primo passo piccolo ma fondamentale verso il conseguimento della conformità e la creazione di rapporti con i clienti basati sulla fiducia.
Le organizzazioni che raggiungono questa fase adottano in genere un unico banner per il consenso configurato a livello globale. Sebbene questo approccio soddisfi i requisiti normativi di base, fa poco per affrontare le differenze regionali nelle leggi sulla privacy o le aspettative culturali sull'utilizzo dei dati. L'esperienza potrebbe non essere ottimizzata per utenti finali specifici, il che a sua volta potrebbe lasciare esposti dati importanti. Ma quali sono le conseguenze di un approccio di questo genere? Le organizzazioni non riescono a essere dinamiche e rispondono a fatica solo all'emergere di nuove normative.
Tuttavia, anche un approccio del genere ha i suoi lati positivi. Un banner per il consenso uniforme semplifica le operazioni e pone le basi per strategie più articolate. Quando le organizzazioni iniziano a pensare oltre al semplice conseguimento della conformità, possono identificare le opportunità per allineare le loro pratiche con le aspettative dei clienti: un cambiamento che rafforza la fiducia e riduce i rischi.
La terza fase del CPMM segna un cambiamento di mentalità. Le aziende passano da soluzioni generiche a banner per il consenso personalizzati che rispettano le leggi e le norme culturali locali. Questa evoluzione segnala un cambiamento importante: la privacy non è più solo un obbligo, ma un'opportunità per dimostrare il rispetto delle preferenze degli utenti.
Allineando le pratiche di consenso ai requisiti regionali, che si tratti delle rigide nome di opt-in del GDPR o dei meccanismi di opt-out della California, le organizzazioni non solo riducono i rischi di conformità, ma gettano anche le basi per relazioni più profonde con i clienti. Le strategie personalizzate iniziano a colmare il divario tra gli obblighi normativi e le aspettative dei clienti, aprendo la porta a un coinvolgimento più significativo.
Man mano che le aziende maturano, iniziano a integrare quadri di riferimento per il consenso nelle piattaforme di marketing digitale. Tecnologie come il Consent Mode di Google o lo IAB Transparency & Consent Framework consentono alle aziende di raccogliere un consenso valido e informato e di offrire esperienze di marketing personalizzate.
Questa fase segna l'inizio di un circolo virtuoso: con l'aumentare della fiducia, i clienti diventano più disposti a condividere i dati, il che consente alle aziende di offrire esperienze più ricche e personalizzate. Incorporando il consenso nei flussi di lavoro del marketing digitale, le aziende possono creare esperienze fluide e incentrate sulla privacy che differenziano i loro marchi in un mercato sempre più affollato.
In questa fase, le aziende investono in centri preferenze centralizzati che consentono ai clienti di gestire come e quando si impegnano con un marchio. Che si tratti di scegliere tra comunicazioni via e-mail o SMS o di impostare le preferenze per la localizzazione, questi sistemi offrono un controllo dettagliato sull'utilizzo dei dati.
Il passaggio all'engagement basato sulle preferenze non solo aumenta la fiducia dei clienti, ma migliora anche l'efficienza delle operazioni. I profili di consenso unificati garantiscono la coerenza dei dati tra i vari canali, riducendo il rischio di errori e consentendo campagne di marketing più efficaci. Adottando un approccio di questo tipo, le aziende possono sfruttare appieno il valore dei first-party data.
Nella fase finale del CPMM, le aziende raggiungono un ecosistema completamente integrato e incentrato sulle preferenze. Raccogliendo e unificando first-party data più sofisticati, da informazioni comportamentali dettagliate a dettagli specifici per quanto riguarda i dispositivi, le organizzazioni possono creare esperienze profondamente personalizzate per i clienti. Questi dati diventano la base per analisi predittive, programmi di fidelizzazione e offerte di prodotti innovativi.
Ma i vantaggi vanno oltre il marketing. I processi di conformità automatizzati riducono gli oneri operativi, mentre la gestione centralizzata delle preferenze assicura un'esperienza cliente fluida in tutti i punti di contatto. Il risultato è un ciclo di feedback di fiducia e valore: quando i clienti vedono i vantaggi della condivisione dei loro dati, diventano più disposti a impegnarsi, arricchendo ulteriormente la relazione.
Il percorso attraverso il CPMM dimostra che la conformità non è più un semplice obbligo normativo, ma un elemento fondamentale per distinguersi dalla concorrenza. Sia che tu abbia appena iniziato o che stia costruendo un ecosistema incentrato sulle preferenze, ogni passo verso una strategia di consenso più avanzata rafforza la tua capacità di creare fiducia, promuovere un engagement più profondo dei clienti e stimolare le tue attività.
Ma per affrontare questo viaggio non bastano solo le buone intenzioni, ma servono anche gli strumenti giusti. È qui che entra in gioco la soluzione Consent & Preferences di OneTrust. Progettata per supportare le organizzazioni in qualsiasi fase di maturità, offre soluzioni scalabili per la gestione globale di consenso, centri di preferenza unificati e raccolta avanzata di first-party data.
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